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ColorOS 14: come funziona Trinity Engine, il sistema per la fluidità

di Michele Ingelido

Una delle novità più rivoluzionarie di ColorOS 14 è indubbiamente il Trinity Engine: un sistema in grado di migliorare considerevolmente le prestazioni degli smartphone OPPO. Non si parla solo di velocità, ma anche di stabilità e fluidità in ogni scenario e applicazione, temi che hanno assunto un ruolo sempre più preponderante negli ultimi anni.

Le ottimizzazioni di OPPO

Dal 2020 OPPO ha ottimizzato la sua interfaccia utente riducendo il lag e aumentando la fluidità, riuscendo a mantenere più app aperte in background, migliorando il controllo della temperatura, riducendo i consumi energetici, ottimizzando la distribuzione della potenza di elaborazione nei vari processi e nel processore stesso e perfino stabilendo modelli matematici per prevedere prestazioni e consumi, al fine di ottimizzare ogni task migliorando la durata della batteria. E’ stata usata perfino una tecnologia di compressione della memoria migliorata per risparmiare memoria.

Con ColorOS 14 è arrivato un ulteriore aggiornamento: esso riguarda il Trinity Engine e consente allo smartphone di far girare fino a 28 applicazioni in background per 72 ore. Per questo motivo l’UI di OPPO riesce a sfruttare al meglio l’hardware dello smartphone e ad ottenere punteggi alti in velocità di lancio delle app, frame rate nei videogiochi ed altro. La ColorOS è nelle top 10 dei benchmark proprio grazie alle capacità di allocazione dell’hardware sopra descritte.

I nuovi Aquamorphic Effects di ColorOS 14 sono stati resi meno veloci passando da 380 a 750 millisecondi ed ogni interazione è stata resa più intuitiva e fluida. Perfino dentro il design del sistema operativo OPPO ha introdotto l’analisi dei fattori umani, la quale studia l’interazione umana con le macchine e gli ambienti per rendere macchine e sistemi più adattabili alle caratteristiche psicologiche e psicosociali.

Dall’analisi è emerso che l’occhio umano può rilevare cambiamenti ad intervalli di 100-150 millisecondi e che se i cambiamenti avvengono in meno di 100 ms la maggior parte delle persone non nota la differenza. Quindi, anche se il sistema è in grado di farlo, non c’è motivo per creare una risposta di appena 50 millisecondi.

Le persone tendono a ricordare solo momenti negativi specifici, anche se l’esperienza complessiva è positiva. Se una volta su 100 avvii di applicazioni c’è un ritardo, l’utente tenderà a ricordare maggiormente questo e a percepire l’esperienza come più negativa del normale. Stabilità e consistenza, piuttosto che delle velocità estreme, determinano maggiormente la percezione della qualità dell’esperienza utente.

La velocità di risposta al lancio delle app è stata impostata a 135 millisecondi e sono stati ottimizzati il feedback del touch, la concorrenza software, il ritardo del display ed altro. Adesso l’UI risponde sempre in 100-150 ms.

Come funziona il Trinity Engine

L’integrazione dell’AIGC (contenuto generato dall’intelligenza artificiale) è sicuramente l’aspetto più in voga del momento, ma può rappresentare un gran carico per le risorse di sistema, dalle capacità di elaborazione della memoria all’autonomia della batteria. Il Trinity Engine offre soluzioni avanzate per ottimizzare fluidità e stabilità attraverso una gestione capillare e una programmazione delle risorse di elaborazione, della memoria RAM e dello storage.

Il nuovo Trinity Engine contiene tre tecnologie: ROM Vitalization, RAM Vitalization e CPU Vitalization. La prima aumenta lo spazio di archiviazione comprimendo i dati delle app e fondendo i file duplicati per migliorare i problemi di prestazioni causati dal riempimento della memoria. La RAM Vitalization ricostruisce i meccanismi della RAM di Android e usa tecniche specializzate per accelerare la velocità di lancio delle app e migliorare la fluidità nello switch tra app.

La CPU Vitalization usa un modello di elaborazione sofisticato in grado di programmare in modo preciso le risorse determinando il miglior bilanciamento tra prestazioni e consumi. La tecnologia Instantaneous Bandwith di ColorOS 14 è un altro esempio di come la gestione della memoria è stata riscritta per migliorare la fluidità. La tecnologia è stata sviluppata per regolare le performance di accesso alla memoria in base all’uso dello smartphone, migliorando la velocità fino a 16 volte. Precipita allo stesso tempo la perdita di dati in lettura e ciò migliora l’uso della memoria riducendo la latenza. La nuova versione garantisce una fluidità fino a 48 mesi.

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