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OnePlus è diventato un (re)brand di OPPO e Realme

di Michele Ingelido

OnePlus è nato come un brand di smartphone estremamente innovativo, originale, e a differenza delle altre aziende cinesi ha deciso di lanciarsi subito sul mercato globale. Design interessanti, funzionalità uniche e una strategia di marketing mai vista prima sono solo alcune delle qualità che hanno caratterizzato questo marchio negli anni. Tuttavia quei tempi sembrano ormai andati. Per sempre.

Lo scorso anno, dopo una vera e propria fusione dei reparti interni, OnePlus è diventato un sub-brand di OPPO. Adesso il suo catalogo di smartphone non è più caratterizzato da dispositivi originali che si distinguono dalla massa, ma perlopiù da rebrand di dispositivi già rilasciati da OPPO e Realme che puntano sul rapporto qualità prezzo.

Per capirlo basta guardare agli ultimi modelli della serie Nord, con il Nord N20 5G che possiamo considerare a tutti gli effetti un rebrand di OPPO Reno7, il Nord CE 2 Lite che è un rebrand di Realme 9 Pro e il Nord CE 2 5G che rispetto a Find X5 Lite cambia solo nel design. Per non parlare di OnePlus 10R che ha la stessa scheda tecnica di Realme GT Neo3. Perfino il software non è più differenziato: in Cina i dispositivi del brand ormai eseguono la ColorOS, mentre in Europa hanno mantenuto la OxygenOS ma solo nel nome, dato che è anch’essa basata sul codice di ColorOS.

I motivi del cambiamento

OnePlus sta puntando principalmente alla convenienza e sembra esista perlopiù per consentire alla conglomerata di OPPO e Realme di vendere in Nord America, dove questi ultimi due brand non sono presenti. Un tale cambio di strategia è sicuramente da attribuire ai risultati economici: Realme ha registrato una crescita travolgente e in soli 4 anni ha raggiunto 100 milioni di unità vendute, mentre OnePlus non è arrivata nemmeno alla metà nel doppio del tempo.

I motivi sono però da ricercarsi anche nel fatto che quest’ultima ha puntato per molto tempo sui soli top di gamma, rimanendo un brand di nicchia. Ecco perchè l’azienda ora ha deciso di focalizzarsi sui modelli economici, anche se non ha smesso di rilasciare top di gamma. Lo scorso anno infatti OnePlus ha venduto 10 milioni di smartphone e la maggior parte appartenevano all’economica serie Nord.

OnePlus è ancora un brand da scegliere?

In molti si staranno chiedendo: ma se stiamo parlando di rebrand allora cosa dovremmo acquistare? Mentre i clienti statunitensi non hanno scelta essendo 1+ l’unico dei tre brand negli USA, a giudicare dai modelli attualmente in commercio, le controparti OPPO e Realme sono generalmente un’opzione migliore a parità di prezzo in quanto spesso caratterizzati da design migliori e meno bug software. Spesso però questo brand offre un certo risparmio, quindi con le offerte può rivelarsi interessante.

E in quanto ai top di gamma? E’ ormai palese che OnePlus sta cercando di proporre delle alternative più economiche ad OPPO anche nella fascia alta, giungendo a qualche compromesso per far scendere il prezzo. L’ultimo suo top di gamma 10 Pro, ad esempio, non è altro che un Find X5 Pro con un design molto meno attraente, senza impermeabilità e con una fotocamera inferiore. Il tutto a 300 euro in meno.

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