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Realme e OnePlus sono dei banchi di prova per la tecnologia OPPO?

di Michele Ingelido

Come ormai tutti gli appassionati sanno, OPPO, Realme e OnePlus fanno parte della stessa conglomerata che prende il nome di BBK Electronics e che include anche Vivo. I primi tre hanno però un legame più stretto per vari motivi, tra cui il fatto che fanno parte del gruppo Ouga e condividono tra loro le tecnologie sviluppate. Mentre Realme è nato come sub-brand OPPO e si è poi reso indipendente, OnePlus è diventato sub-brand da poco con una fusione.

Sebbene OPPO sia quindi etichettabile come “casa madre”, in realtà in molti hanno notato che le sue ultime tecnologie arrivano spesso prima sui dispositivi Realme e OnePlus e solo successivamente su quelli della Green Factory. C’è chi per logica si aspetterebbe il contrario, dato che OPPO produce anche gli smartphone più costosi. Perchè accade questo fenomeno? Si tratta di test? Per rispondere a questa “provocazione” ci spieghiamo meglio sulle tecnologie in merito.

Qualche esempio di tecnologia condivisa in anteprima

Quando parliamo di tecnologie innovative arrivate in anteprima su dispositivi di altri marchi altri marchi pensiamo ad esempio alla ricarica rapida a 150W che ha debuttato prima su Realme GT Neo 3, poi si vocifera che stia per arrivare su OnePlus 11 Pro, mentre non l’abbiamo ancora vista su nessun dispositivo della grande O. Andando a ritroso troviamo la collaborazione con Hasselblad (con relative ottimizzazioni fotografiche), iniziata da OnePlus ed estesa quest’anno anche ad OPPO.

Oppure la ricarica wireless a 30W che debuttò su OnePlus 8 Pro per poi arrivare solo l’anno dopo su Find X3 Pro. Anche se non è sempre così (ad esempio il chip proprietario MariSilicon X ha fatto il suo primo debutto su Find X5 e X5 Pro) viene quindi da chiedersi se 1+ e Realme non vengano usati come banchi di prova per le ultime tecnologie proprietarie sviluppate, destinate ad arrivare sui dispositivi OPPO solo quando perfettamente rodate e impeccabili.

Banchi di prova per OPPO: sì o no?

Quella dei banchi di prova è una visione che non riteniamo non possa incontrare nessuna prova a confutazione, tuttavia dopo aver provato nel tempo svariati dispositivi dei due “sub-brand” (o ex sub-brand) – l’ultimo dei quali il GT Neo 3non abbiamo mai riscontrato problemi con le ultime tecnologie implementate.

Alle molte persone che ci hanno chiesto se i due brand siano banchi di prova per testare le qualità di queste tecnologie rispondiamo che a nostro parere i veri banchi di prova sono i laboratori: almeno da quanto riscontrato fino ad ora, infatti, le tecnologie innovative implementate si sono comportate ottimamente sui dispositivi di tutti e tre i brand. Ricordiamo che essendo tecnologie condivise vengono sviluppate tutte dallo stesso team che è quello di OPPO.

Al massimo i due brand potrebbero essere banchi di prova per testare il successo di queste tecnologie sul mercato. Il che sarebbe una mossa decisamente sensata visto e considerato quanto OPPO investe maggiormente in marketing rispetto alle altre due, e al contempo una mossa assolutamente non a danno dei clienti, anzi. Qual è la vostra opinione in merito?

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